Stilema, Mastroberardino, 2015

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Di Antonio Indovino

Fiano di Avellino DOCG, Stilema, Mastroberardino, 2015

Fiano di Avellino Stilema 2015

Ci sono aziende che hanno fatto la storia di un territorio, perchè al loro comando ci sono stati uomini di pugno che hanno creduto in un’identità e, con lungimiranza, hanno gettato le basi per progetti futuri. Antonio Mastroberardino è stato sicuramente uno di questi (leggi anche le mie precedenti degustazioni dei vini di Mastroberardino), poichè ha fermemente creduto nell’ampelografia della sua terra natìa ed a quelle varietà rigorosamente autoctone a cui si era legato quando ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia.
Proprio su quelle varietà ha costruito la rinascita della viticoltura irpina (e campana), in un momento in cui per tutti la soluzione più semplice era seguire le varietà “internazionali” , intuendo nel tempo il vantaggio delle lunghe maturazioni in cantina.

Quest’oggi sono qui a parlarvi del Fiano di Avellino Stilema 2015, un Fiano in purezza vinificato per il 90% in acciaio ed il 10% in barrique, che sosta sui lieviti per 2 anni: un progetto che ricalca proprio la visione di Antonio di lasciare i vini a lungo a contatto con le fecce fini (qui torna il tema delle lungimiranza)!

Alla vista è tinto d’un vivido giallo paglierino, ed è denso e composto nelle roteazioni del bicchiere, a cui s’aggrappa descrivendo delle lacrime lente, fitte e regolari. Il naso è fortemente espressivo ed articolato, connotato da un netto profumo di erbe mediterraneee in prima istanza, cui si susseguono nuances di pompelmo e mela renetta, poi il miele di castagno, la nocciola ancora fresca ed una nota di fondo che ricorda la pietra focaia. Il sorso è d’impatto, pieno, avvolgente in prima istanza, poi citrino, sapido, lunghissimo, interminabile nella sua carrellata aromatica in cui si ripete in maniera didascalica l’intero spettro olfattivo.

Un vino armonioso, di carattere e con le carte in regola per sfidare con disinvoltura un altro decennio almeno: a mio modesto parere, nella sua tipologia, è uno dei benchmark di riferimento tra gli assaggi degli ultimi 2 anni.

Servito intorno ai 10°C, in un calice di media ampiezza, potrebbe ben figurare con un piatto di Paccheri al ragù di Cernia Bianca.

Prezzo in enoteca: 25-30€

Contatti: www.mastroberardino.com

Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia,
Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina

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Antonio Indovino sommelier nato a Vico Equense in provincia di Napoli è grande appassionato del mondo del vino, degli sport e di tutto ciò in cui c’è sana competizione.

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