Di Antonio Indovino
Franciacorta DOCG, Dosaggio Zero Nero, Andrea Arici, 2011
Franciacorta Dosaggio Zero Nero 2011 Andrea Arici |
Ci sono occasioni, come quella di questa sera, in cui è consuetudine brindare con uno spumante, ed in molti casi si stappa proprio un metodo classico. È sempre difficile scegliere, ma preferisco essere patriota, ricordarmi di un grande assaggio, e fuggire dai grandi nomi.
Ecco, dunque, che il ricordo mi riporta ad una sera di fine estate ed alla chiacchierata di qualche mese addietro con Andrea Arici, al racconto del suo percorso, al recupero di quei vecchi vigneti alle pendici delle Alpi Bresciane. Tutto torna, tutto ha un senso, non sarà un brindisi qualunque: tornerò, quindi, a parlare di lui invitandovi a leggere il precedente articolo (Franciacorta Dosaggio Zero) per maggiori dettagli sulla storia dell’Azienda Agricola Colline della Stella.
Quest’oggi vi racconto il Franciacorta Dosaggio Zero Nero, del millesimo 2011, che mi ha particolarmente stupito sin dal primo assaggio, e che ben volentieri ho riprovato in diverse occasioni, per il suo carattere, il suo essere dinamico e rigoroso all’assaggio. Si tratta di un blanc de noir da Pinot Nero in purezza dai vigneti di Forcella e Cascina Loda, allevati a spalliera tra i 150 e i 250 metri s.l.m. Le uve, raccolte nelle prime due decadi di agosto, sono vinificate in acciaio dove maturano per 6 mesi prima di passare in bottiglia, dove il vino rifermenta a contatto con i lieviti per ben 5 anni.
Alla vista stupisce con la sua carica e brillante veste paglierina dai riflessi color rame impreziosita da un perlage esplosivo, che si dirama da ogni punto del calice con bollicine numerosissime e di grande finezza.
Al naso è articolato e di grande impatto, sfoggia un bagaglio ricco di sfaccettature che vanno dai piccoli frutti rossi, al biscotto all’amarena, dal burro fuso alla nocciola tostata: tutto su uno sfondo di muschio e sottobosco. L’ingresso in bocca è teso, tagliente, poi si allarga e manifesta il suo corpo, la sua pienezza, la cremosità delle sue bollicine: scandendo un ritmo ben definito dettato da un’alternanza tra la dirompente freschezza e la pungente sapidità.
Chiude, ed appaga, con un deciso allungo in cui la fanno da padrona i toni affumicati e di sottobosco.
Uno spumante che, per apprezzarlo appieno, andrebbe servito in un calice più voluminoso della classica flûte, ad una temperatura compresa tra i 6 e gli 8°C.
Sicuramente avrete dinanzi a voi dello Zampone con le Lenticchie, ma a parer mio il suo abbinamento ideale sarebbe con un Risotto ai Porcini, Succo di Arrosto e Tartufo Nero.
Prezzo in enoteca: 30-35€
Contatti: www.collinedellastella.com
Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia,
Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina
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